La sicurezza integrata e impianti robotizzati

Come si integra la sicurezza in un sistema con impianti robotizzati?

“Metto un bel sensore, il più caro e la mia macchina è sicura”

Invece non è assolutamente così!

Se hai una macchina che vuoi rendere sicura, la progettazione e la scelta dei componenti deve essere molto accurata.

NON BASTA SCEGLIERE UN SENSORE PIÙ COSTOSO.

A seconda delle funzioni di sicurezza e del livello di rischio e della frequenza di utilizzo c’è il componente giusto.

È fondamentale installare i componenti di sicurezza nel giusto modo.

Se una barriera di sicurezza viene installata troppo vicino ad una tavola rotante,
LA MACCHINA NON PUÒ ESSERE CONSIDERATA SICURA!

Ogni tipologia di macchina ha i suoi rischi da analizzare e le sue peculiarità.

PRENDIAMO PER ESEMPIO UN IMPIANTO ROBOTIZZATO.

Quando si parla di sicurezza, non si parla solo di sensori e di installazione. Si parla anche (e secondo me soprattutto) di procedure.

La macchina deve obbligare l’operatore ad utilizzarla in modo sicuro.

L’operatore non deve aver bisogno di eludere le sicurezze per usare la macchina e non deve poter eludere le sicurezze!

RICORDI QUANTI MANUTENTORI AVEVANO IL MAZZO DI CHIAVETTE PER ELUDERE I MICRO DEGLI ANTELLI?

Oggi c’è una soluzione.

I sensori di sicurezza rilevano il loro attuatore tramite RFID.

Ma come dicevo, bisogna rendere le macchine utilizzabili.

Quindi se hai un robot devi utilizzare dispositivi che ti permettano di avvicinarti al braccio meccanico in sicurezza. Si usa per esempio l’interruttore Uomo morto.

Da oggi i robot si sono anche dotati dell’opzione safe move (ogni produttore robot ha un nome diverso, ma funziona sempre allo stesso modo).

Questa nuova funzionalità prevede sostanzialmente 2 vantaggi:

  • Limitazione dello spazio
  • Riduzione della velocità in sicurezza

Il robot ha un secondo processore che controlla cosa fa il primo. Verifica la posizione del braccio meccanico e la sua velocità in modo ridondante.

Se anni fa bisognava mettere le protezioni lontane in modo che il braccio meccanico non potesse abbatterle, oggi basta descrivere al robot quanto è grande lo spazio di lavoro.

Macchine compatte e sicure, fino a ieri era impossibile!

La stessa funzionalità può essere usata per ridurre la velocità del robot quando l’operatore si avvicina. Basta mettere un laser scanner e quando un operatore si avvicina il robot riduce automaticamente la velocità per ridurre il rischio.

Puoi avvicinarti al robot, senza rischio e senza alcun dispositivo di sicurezza da tenere premuto!

Oggi le macchine si costruiscono passando per punti obbligatori.
Primo tra tutti è la formazione dei tecnici che le progettano, poi però c’è l’analisi rischi.
A seguire la corretta installazione e programmazione dei dispositivi.

A Presto
Piercarlo Bonomi

Autore: Trebi Casting Sofia

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