Laminazione a caldo dell’acciaio: ecco come funziona

Laminazione a caldo dell'acciaio

Tutto ciò che devi sapere sul processo di laminazione a caldo in acciaieria

Tra i tanti tipi di lavorazione che vengono eseguiti sull’acciaio, ce n’è uno molto importante: la laminazione. Ottenere alcuni componenti senza questo trattamento è praticamente impossibile.

Ti interessa sapere come avviene questo processo lavorativo e come funziona il macchinario necessario a eseguirlo? In questo articolo ti esporrò in modo semplice e sintetico la tecnica di laminazione a caldo dell’acciaio.

Cos’è la laminazione a caldo dell’acciaio

Se lavori nel settore industriale e hai a che fare con la lavorazione dei metalli, probabilmente conosci bene il processo di laminazione. Anche se nella tua azienda non ti occupi direttamente di questo genere di lavorazioni, presumo tu abbia quantomeno una minima conoscenza di questa procedura lavorativa e delle tecniche più utilizzate.

Tuttavia, se ti stai affacciando a questo mondo solo ora, potresti avere qualche dubbio a riguardo; magari tu sai già che la laminazione è un procedimento mediante il quale una barra di metallo viene schiacciata, stirata e allargata per creare lamiere e deformata per dar vita a profilati, travi, tubi e billette.

Se non ti occupi direttamente di trattamenti simili, però, non è detto che tu conosca perfettamente la tecnica più usata per svolgere questo processo sull’acciaio, ovvero la laminazione a caldo. Con questa metodologia il massello d’acciaio viene riscaldato fino al raggiungimento della temperatura di massima plasticità, corrispondente a circa 1.200 gradi Celsius.

Per raggiungere questa temperatura, che conferisce grande duttilità al metallo, si utilizzano degli appositi forni; dopodiché, le barre o lastre d’acciaio vengono fatte scorrere in un sistema di rulli che ne modificano spessore e forma.

Il macchinario adibito al processo di laminazione è il laminatoio e, nelle prossime righe, ti spiegherò come funziona.

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Come funziona il laminatoio a caldo

Il laminatoio a caldo, come già detto, viene utilizzato prevalentemente per la lavorazione dell’acciaio ed è costituito da un nastro trasportatore che conduce il massello all’interno di una o più gabbie di laminazione.

Se il processo viene eseguito allo scopo di formare lamiere, le lastre d’acciaio vengono fatte passare in più gabbie di laminazione che ne riducono progressivamente lo spessore e ne aumentano la lunghezza e larghezza; quando, invece, si lavora sulle barre per creare profilati e tubi, viene adoperata un’unica gabbia dotata di due cilindri sagomati con profili diversi che, in seguito a molteplici passaggi, danno al materiale metallico la forma richiesta dai clienti.

Il riscaldamento dell’acciaio facilita questa lavorazione perché lo rende più malleabile; tuttavia, in seguito al trattamento, la sua struttura interna diventa più fragile, motivo per cui è necessario procedere a una ricottura in seguito alla laminazione.

Colata d'acciaio prima di laminazione a caldo

Dopo un’altra gita nel forno, dunque, i componenti in acciaio possono essere raffreddati, privati delle impurità ed eventualmente sottoposti ad altri trattamenti superficiali, come la zincatura, la stagnatura, la cromatura, ecc.

La laminazione a caldo, dunque, consente di dare all’acciaio la forma desiderata in maniera relativamente semplice. Non sempre, però, si utilizza questa tecnica; ci sono dei casi in cui, anche per l’acciaio, è opportuno adoperare la tecnica a freddo.

Scopriamo perché.

La differenza tra laminazione a caldo e a freddo

In base a quanto hai letto finora, avrai capito che la laminazione a caldo dell’acciaio è una tecnica utile per la formatura di questo metallo. Devi sapere, però, che non sempre è sufficiente per la realizzazione di certi componenti.

Se mediante il riscaldamento risulta più semplice ed economico dare una forma al metallo, è vero che, a certe temperature, avviene una ricristallizzazione; in seguito a questo fenomeno, una volta raffreddatosi, l’acciaio tende a restringersi sensibilmente, il che impedisce di ottenere la massima precisione.

Ecco, oltre alla temperatura di lavorazione, la differenza sostanziale che intercorre tra laminazione a caldo e a freddo è proprio la qualità finale del prodotto. Naturalmente, nella produzione di lamiere e nastri non viene dato molto peso a eventuali differenze di forma o dimensione, ma il discorso cambia per profilati e altri componenti che richiedono caratteristiche come:

  • una precisione estrema dei dettagli (specie nella definizione degli angoli e dei bordi);
  • una finitura impeccabile.

In questi casi, diventa necessario lavorare l’acciaio a basse temperature e adottare tecniche più costose.

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In conclusione

In questo articolo ti ho esposto in maniera semplice come avviene la laminatura a caldo dell’acciaio e con quale macchinario viene eseguita.

Un po’ come in acciaieria, anche in fonderia la qualità delle finiture è molto importante e, se sei attivo in questo ambito, presumo che tu ambisca a migliorare i processi produttivi della tua azienda, magari introducendo nuovi macchinari per la sbavatura.

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Autore: Roberto

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