Efficienza produttiva: cosa vuol dire e come si ottiene negli impianti industriali

Efficienza produttiva

Ecco cos’è per definizione e qual è il miglior metodo per aumentarla nel settore della lavorazione industriale dei metalli

Se lavori nel settore industriale della fonderia saprai bene quanto sia importante avere un comparto produttivo efficiente e delle procedure affidabili. Non tenere sotto controllo questi aspetti, così come il rapporto tra le energie messe in campo e il ritorno economico, rischia di farti avere una percezione sbagliata di quanto avviene all’interno della tua azienda.

Vuoi scongiurare il rischio di ritrovarti a scoprire che la tua fonderia ha un’efficienza produttiva troppo bassa quando ormai è troppo tardi per rimediare?

In questo articolo ti spiegherò cos’è esattamente l’efficienza produttiva, come la si calcola e come puoi intervenire per aumentarla.

Cosa si intende per efficienza produttiva

Se c’è un obiettivo che tutte le attività produttive, non solo quelle industriali, vorrebbero ottenere, quello è la capacità di ottenere il massimo profitto con la minima spesa.

Ah, beh, grazie tante per avermelo detto! Da solo non ci sarei mai arrivato.”

Se questo pensiero ha fatto capolino nella tua mente non posso certo biasimarti. Lascia, però, che continui a parlarti di questo aspetto con maggior precisione. Per quanto ciò che ho detto possa sembrare banale e scontato, devi sapere che molti imprenditori, ancora oggi, non hanno per niente sotto controllo un parametro fondamentale chiamato ‘efficienza produttiva‘.

E tu? Sai di cosa si tratta?

Ma certo, lo hai appena detto: molti guadagni e poche spese!

Ecco, in realtà non è proprio così; c’è anche dell’altro. Per efficienza produttiva si intende il raggiungimento dell’equilibrio perfetto tra il costo che un’azienda sostiene per realizzare un prodotto o servizio e i ricavi che ottiene grazie alla sua vendita. Equilibrio, non abbattimento di un fattore e innalzamento dell’altro; questo fa parte della fantascienza.

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Sai molto bene che non è possibile ricavare il massimo profitto senza investire nulla. Pensa, dunque, all’efficienza produttiva come al punto di incontro tra due linee (quella dei costi e quella dei profitti) senza che vengano intaccate le qualità del prodotto o servizio offerto.

Ma cos’è, dunque, che contribuisce a far incontrare questi due punti? Beh, utilizzare strumenti e tecniche che ottimizzino la produzione abbattendo i costi, migliorando i tempi di realizzazione e mantenendo inalterata (o, addirittura, migliorando) la qualità.

Come si calcola l’efficienza produttiva? La formula è semplice

Tutte le aziende possono misurare la propria efficienza produttiva e verificare se questa è in linea con le aspettative. Per determinare questo parametro è necessario mettere a confronto le previsioni di produzione con i risultati effettivi. Partendo da qui, una realtà industriale può iniziare a fissare nuovi obiettivi e a valutare in che modo raggiungerli per incrementarla.

Tra i metodi più efficaci c’è l’ottimizzazione della forza lavoro; magari scopri che modificando alcune procedure lavorative e cambiandone l’ordine di esecuzione riesci a ottenere una produttività maggiore da ogni singolo collaboratore.

Come migliorare l'efficienza produttiva

Un altro mezzo per aumentare l’efficienza produttiva consiste nell’adozione di nuove tecnologie che riducano gli sprechi, i tempi morti e, quindi, velocizzino il ciclo produttivo, magari ricorrendo alla robotica industriale.

Sfruttando al massimo tutti gli strumenti a tua disposizione, puoi arrivare ai massimi livelli di efficienza produttiva, a patto che questa sia sostenibile e costante.

Ti faccio un esempio scemo: se chiedi ai tuoi dipendenti di fare due ore di straordinario al giorno, l’efficienza produttiva andrà certamente a salire nel breve periodo; ma se la cosa va avanti per mesi, con uno o più di essi in burnout e qualcuno in malattia per stress da lavoro, indovina dove va a finire l’efficienza produttiva?

Esempio scemo, sì, ma rende l’idea. Quindi, tienilo a mente.

Ma, ora, entriamo nello specifico dell’industria della lavorazione dei metalli e vediamo qual è il metodo migliore per ottimizzare l’efficienza produttiva.

Come migliorare l’efficienza produttiva in fonderia

Se desideri aumentare la produttività della tua fonderia non puoi più pensare di andare avanti affidando la sbavatura e la finitura agli operai; qualsiasi intervento, infatti, non eliminerà i problemi che questo metodo implica.

Occorre, quindi, cambiare rotta e passare alla sbavatura robotizzata, non solo per risolvere una volta per tutte i disagi che ben conosci, come tempi ciclo sfasati, sprechi di materiale, pezzi difettosi e imprecisioni, ma anche per migliorare l’ambiente di lavoro.

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Poiché le macchine da sbavatura per fonderia automatizzate operano sui pezzi metallici seguendo le impostazioni di un software, esse hanno tempi ciclo predefiniti e un livello di precisione nell’utilizzo degli utensili che rasenta la perfezione. Di conseguenza, la percentuale di sprechi energetici, di materiale e di errori è pari a zero.

Con l’automazione della finitura e sbavatura dei metalli aumenterai l’efficienza produttiva poiché diminuirai i costi energetici e l’usura degli utensili, velocizzerai e regolarizzerai la produzione, e, particolare da non trascurare, toglierai questa rischiosa incombenza ai tuoi operai, destinandoli a mansioni più profittevoli per l’azienda.

Per concludere

Se ambisci a ottimizzare l’efficienza produttiva della tua fonderia, probabilmente vorrai approfondire l’argomento e avere maggiori informazioni sui robot per la sbavatura e sui benefici che essi apportano.

Noi di Trebi operiamo nel settore della robotica industriale da oltre trent’anni e siamo specializzati nella produzione e nella progettazione di isole robotizzate per la sbavatura. Il nostro team elabora soluzioni personalizzate per tutti i clienti.

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Autore: Roberto

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