Bindella a nastro: così abbiamo rivoluzionato il taglio per l’eliminazione delle materozze
Il team di Trebi ha scoperto come usare la bindella a nastro limitando l’usura delle lame.
Se sei un imprenditore operante nel settore industriale e stai pensando di passare alla sbavatura robotizzata per incrementare il fatturato della tua azienda è facile che ti stia domandando quali operazioni possano compiere le macchine di sbavatura per fonderia.
L’automazione sbavatura e finitura metalli consente di eseguire tutti quei processi necessari a rendere un pezzo ricavato da una colata a un pezzo finito e pronto all’uso, quindi anche la smerigliatura, la carteggiatura, la nastratura e ovviamente il taglio.
In questo articolo presteremo particolare attenzione alla fase di taglio, che nei nostri impianti è svolta dalla bindella a nastro.
Perché la segatrice a nastro nei nostri impianti robotizzati.
Sicuramente sentir parlare di bindella a nastro ti fa pensare subito ad un’attrezzatura utilizzata in falegnameria. Ma il taglio del legno non è l’unico procedimento effettuabile con questo tipo di macchinario, che con lame di misura e composizione diversa può esser sfruttato anche per il taglio di altri materiali.
Nel caso della fonderia naturalmente questi materiali possono essere il bronzo, l’acciaio, l’ottone, la ghisa o l’alluminio. A seconda delle esigenze del cliente, la robotica industriale per fonderia può prevedere l’inserimento all’interno di un’isola robot per sbavatura di questo macchinario che si rivela molto utile nel taglio delle materozze.
Pensare infatti di effettuare questo tipo di operazioni al di fuori del processo automatizzato sarebbe limitante. Una presa robotica dei pezzi metallici su cui è necessario il taglio per eliminare i residui di colata garantisce inoltre una maggiore precisione e non implica alcun rischio per gli operatori.
Il significato della presenza di questa attrezzatura all’interno di un impianto robotizzato ha dunque a che vedere anche con la sicurezza sul lavoro e non solo con la produttività e la qualità del prodotto finale.
Logicamente è molto importante utilizzare lame di ottima qualità e che garantiscano una certa operatività dal momento che con l’automazione sbavatura e finitura metalli queste sono sottoposte a ritmi di lavoro più alti.
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Come abbiamo ottimizzato le prestazioni della bindella a nastro nelle isole robotizzate Trebi.
A proposito di usura delle lame ci teniamo a specificare che i sorprendenti risultati che siamo stati in grado di ottenere derivano da un esperimento di cui vogliamo parlarti.
Nel momento in cui abbiamo pensato di inserire questo macchinario per il taglio nelle nostre isole abbiamo optato per l’acquisto di segatrici commerciali da utilizzare tramite robot ma ci siamo resi conto molto presto che la loro efficacia e la loro durata non soddisfaceva le nostre aspettative.
Per farla breve e chiara, questi macchinari (tra i migliori in commercio, sia chiaro) si sono distrutti in breve tempo. Il motivo? Concettualmente questi presentavano diversi errori strutturali e progettuali, per cui abbiamo dovuto accettare una nuova sfida e ripartire da zero.
Abbiamo preso in mano la progettazione avvalendoci della consulenza degli esperti del settore e iniziato una fase di test considerando gli spessori della carpenteria delle macchine, valutando le forze necessarie e mettendo in campo nuove soluzioni ingegneristiche.
Si è trattato di un lavoro lungo e impegnativo, ma alla fine abbiamo costruito un macchinario, lo abbiamo testato con diversi materiali e analizzato le lame al microscopio per verificarne l’usura.
La regolazione della lama della bindella infatti non è l’unico accorgimento che garantisce un taglio efficace e una maggiore durata. C’erano da rimettere in discussione diversi parametri progettuali per ottenere i risultati che intendevamo garantire ai nostri clienti.
Insomma prendendo in mano il problema e rimettendo tutto in discussione siamo giunti alla conclusione che per ottimizzare questo processo avremmo dovuto realizzare noi stessi la bindella a nastro da inserire nelle nostre isole. E così abbiamo fatto.
Vuoi sapere che cosa ne è emerso?
Ti serve un robot con bindella a nastro? Con Trebi hai questi vantaggi.
I nostri macchinari hanno mostrato risultati che hanno fatto arrabbiare non poco i produttori di lame per segatrici a nastro. E sai perché?
La loro resa è 4 volte superiore a quella di un pezzo identico installato su un altro macchinario. Da questo deriva un vantaggio grossolano per te dal momento che a parità di pezzi prodotti, avrai una spesa decisamente minore per acquistare le lame e smaterozzare ti costerà molto meno che con macchinari della concorrenza.
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Ma quest’esperienza non fa altro che dimostrare come i vantaggi possano determinarsi solo quando si cercano delle soluzioni, e noi in Trebi cerchiamo e troviamo soluzioni per risolvere i problemi dei nostri clienti da oltre 30 anni.
L’importanza che diamo alla fase di progettazione ci dà la possibilità di eseguire lavori molto personalizzati e qualunque modifica ai nostri macchinari standard non è mai un’ipotesi scartata a priori, perché essi son stati progettati proprio per poter garantire una certa versatilità.
Chi per questioni di spazi, chi per particolari necessità, ha spesso l’esigenza di un prodotto che il mercato non offre. Ed è allora che noi cerchiamo di ideare quel prodotto, in modo da consentire ai clienti di potersi avvalere del notevole vantaggio economico che scaturisce dall’automazione dei processi di finitura e taglio.
Con l’ausilio dei robot infatti potrai aumentare la produttività, la qualità e anche il livello di sicurezza all’interno della tua fonderia.
In conclusione.
Se desideri inserire nella tua azienda un’isola robotizzata con o senza bindella a nastro richiedi una consulenza al nostro team di esperti. Saremo lieti di esporti tutti i processi tipici di una fonderia che potrebbero trarre vantaggio da un’automazione industriale.
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Autore: Roberto