La sostanziale differenza tra sabbiatura e granigliatura
Ecco a cosa servono queste due procedure distinte e in che modo possono essere eseguite al meglio
Nella lavorazione dei metalli ci sono diversi procedimenti importanti e in ognuno di essi possono nascere problemi.
Ignorarli e continuare ad agire in modo errato, ad esempio eseguendo la sabbiatura al posto della granigliatura o viceversa, rischia di far decadere la reputazione della tua fonderia e di deludere i tuoi clienti, facendoli scappare.
In questo articolo voglio chiarire le differenze tra queste due fasi di finitura e suggerirti come perfezionarle.
In cosa consiste la sabbiatura e a cosa serve
La sabbiatura rientra di diritto tra le procedure utili a rifinire i pezzi metallici e a prepararli a fasi di lavorazione successive.
Il suo scopo è quello di rimuovere incrostazioni, vernici e ruggine da componenti datate, ma nel contesto della fonderia viene utilizzata essenzialmente per tre ragioni:
- eliminare eventuali residui di sostanze chimiche utilizzate per la fusione;
- dare regolarità alla superficie degli oggetti;
- dare una certa rugosità al metallo.
Trattandosi di una lavorazione standard in fonderia, saprai certamente che essa consiste nell’applicare un prodotto abrasivo sulla superficie dei pezzi.
La scelta del tipo di materiale da utilizzare e della sua granulometria può variare in base al metallo e al grado di pulizia necessaria su un oggetto, così come può cambiare anche la tecnica utilizzata.
Ne esistono principalmente quattro:
- la sabbiatura a secco, tecnica classica che prevede l’emissione di aria e materiale abrasivo a una determinata pressione;
- la sabbiatura a ghiaccio secco, in cui la sabbia viene sostituita da anidride carbonica in stato solido;
- l’Idrosabbiatura, che, manco a dirlo, prevede l’utilizzo dell’acqua;
- la sabbiatura con umidificatore, che è simile all’idrosabbiatura ma si differenzia per il fatto che l’acqua non viene emessa dalla sabbiatrice.
A prescindere da quale utilizzi, saprai bene che questa procedura ha una certa versatilità e può essere utilizzata anche per le parti più nascoste.
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Ci sono, però, degli obiettivi che, contrariamente a quanto pensano molte persone, non possono essere raggiunti con la sabbiatura.
Vediamo quali sono.
Le caratteristiche della granigliatura
Per molti oggetti prodotti nella tua fonderia, probabilmente, la sabbiatura è più che sufficiente.
Ma se all’interno della tua produzione ci sono componenti che necessitano di una lucidatura più approfondita o di una vera e propria rinforzatura, il processo da portare avanti non è più quello di sabbiare, bensì di granigliare o pallinare.
Il principio di base non è poi così diverso tra sabbiatura e granigliatura, nel senso che entrambe consistono nel trattare le superfici metalliche con degli elementi abrasivi.
Mentre la prima consente di preparare i metalli a fasi successive come la verniciatura o altri trattamenti superficiali fornendo una buona forza di adesione, la seconda ha un maggiore impatto a livello di resistenza e costituisce un ulteriore step di finitura.
Anche per questa lavorazione è possibile ricorrere a più tecniche:
- quella a turbina;
- quella a umido;
- quella ad aria.
In tanti anni di esperienza sul campo avrai notato che, spesso e volentieri, anche in seguito alla sabbiatura e alla granigliatura o alla pallinatura, i risultati non sono quelli attesi.
Oggetti che in teoria dovrebbero essere pronti alla verniciatura o alla zincatura presentano ancora imprecisioni e difetti.
E il motivo sta a monte.
Per quanto la sabbiatura possa mascherare o rimuovere le bave di colata più sottili (e parliamo di quelle spesse quanto un foglio di carta), nulla può contro quelle più grosse.
Il punto è che queste bave non dovrebbero proprio esserci quando si procede a questa fase.
Se ci sono è perché evidentemente i processi di sbavatura e finitura dei metalli non vengono eseguiti in maniera ottimale.
Come semplificare questi processi? Con una sbavatura impeccabile!
Parliamoci chiaro.
Al giorno d’oggi la concorrenza è sempre più spietata.
Se fino a 20 anni fa i tuoi potenziali clienti potevano scegliere tra te e pochi altri, ora le cose sono cambiate e ti trovi a dover fare a spallate con un mercato sempre più competitivo.
E continuare a sbattere il muso su problemi come quelli citati prima non ha proprio senso.
Specialmente se c’è una soluzione: la robotica industriale.
È inutile girarci intorno.
Affidare la sbavatura e la finitura agli operai, per quanto possano essere bravi e seri, ti esporrà sempre a situazioni di disagio.
Pezzi difettosi, bave di colata sfuggite all’occhio dell’operatore, tempistiche inaffidabili sono solo alcune delle dinamiche che si presenteranno, e la colpa non è di nessuno.
Si parla di un lavoro provante, che porta per forza a rallentamenti, distrazione e stanchezza.
Passando alla sbavatura robotizzata, questi problemi diventeranno solamente un brutto ricordo e potrai finalmente godere dei vantaggi di cui godono già le centinaia di fonderie che hanno inserito i nostri robot per la sbavatura nella loro filiera.
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Tempi ciclo precisi, finiture millimetriche, percentuale di errore prossima allo zero.
Sono questi i risultati che Trebi vuole offrire a chi, come te, è stanco di vedere i pezzi tornare indietro dal reparto sabbiatura e granigliatura perché difettosi.
In conclusione
Continuare a operare con metodi ormai superati e inefficienti è la strada più sicura per andare a sbattere contro un muro.
Con tutte le opportunità che ci sono là fuori, potrebbe accadere da un momento all’altro che anche un cliente storico ti abbandoni.
Se vuoi evitare che questo accada, e vuoi finalmente trovare l’assetto giusto per ottimizzare la filiera produttiva della tua fonderia, parla con uno dei nostri esperti.
Insieme troveremo la soluzione più adatta alle tue necessità.
Autore: Roberto