Fonderia e pressofusione: 5 ragioni (oggettive) che ti stanno impedendo di fare colpo sul cliente
Scopri come mai la pressofusione non sempre garantisce la crescita di un’azienda.
Se sei titolare di una fonderia, o vi eserciti un ruolo dirigenziale, sarai sicuramente al corrente delle varie tecniche di fusione esistenti e dei diversi livelli raggiungibili in questo settore.
Ci sono fonderie di piccole, medie e grandi dimensioni, che ovviamente svolgono lavori diversi sia per quantità che per qualità.
Un’azienda attiva in questo settore, per poter ambire a una crescita, non può fare a meno di ricorrere a investimenti atti a sormontare determinati limiti strutturali, ricorrendo alla robotica industriale per fonderia e alla sbavatura robotizzata.
Ad esempio, per poter farsi carico di commesse più impegnative e sostanziose, è impensabile non inserire all’interno di una fonderia un impianto per la pressofusione.
Tuttavia, siamo sicuri che una simile mossa determini automaticamente un aumento del fatturato?
Magari hai investito in tal senso, ma non vedendo i risultati che ti aspettavi, ti sei posto questa domanda. Nelle prossime righe cercheremo di darti una chiave di lettura a cui forse non avevi pensato.
Cos’è la pressofusione e perché è importante in una fonderia.
Se hai inserito questa tecnica di fusione all’interno della tua fonderia, probabilmente lo hai fatto per poter proporre i tuoi servizi a una cerchia maggiore di clienti.
Infatti, utilizzando la pressofusione, l’operatività di una fonderia si espande a tipi di produzione che con le classiche tecniche di fusione a colata a sabbia o a conchiglia non sarebbero possibili.
Poiché un impianto di pressofusione consente d’iniettare delle leghe metalliche all’interno di uno stampo con estrema precisione e in tempi rapidi (mediante una costante pressione del getto fino a una totale solidificazione), una fonderia che ne è dotata può assicurarsi commesse che richiedono una produzione su larga scala e/o livelli di precisione estremi.
Pensiamo, ad esempio, a componenti di piccolissime dimensioni o di spessore molto fine, da realizzare con uno stampaggio in alluminio. Ottenere una simile efficienza e produttività mediante le altre tecniche è impossibile, per cui è chiaro che l’alternativa all’integrazione della propria offerta mediante un simile processo, è quella di accontentarsi e rimediare sempre i soliti lavori.
Per questo nasce l’esigenza di passare alla pressofusione.
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Ciò nonostante, molte fonderie non riscontrano dei miglioramenti paragonabili alle proprie aspettative in seguito all’inserimento di questa tecnica. Spesso, inoltre, pur avendo le risposte davanti agli occhi, non si avvedono delle motivazioni per cui i potenziali nuovi clienti non dimostrano fiducia e scelgono di rivolgersi altrove.
Se ti sta capitando questo, continua a leggere.
Ecco 5 motivi per cui, nonostante utilizzi la pressofusione, il lavoro non decolla.
Hai deciso d’investire per migliorare l’assetto lavorativo della tua fonderia e ampliare la tua offerta con un impianto di pressofusione.
Bene, ottima mossa.
Ma hai adottato delle modifiche anche altrove? Le macchine per la sbavatura nella tua fonderia sono sempre le stesse di prima?
Non hai fatto ricorso all’automazione della sbavatura e finitura dei metalli, considerando il potenziale aumento della mole di lavoro della tua azienda?
Ecco, questo è un grande errore di valutazione, e i tuoi clienti ne sono coscienti. Per questo potrebbero storcere il naso all’idea di affidarti certi lavori.
Se affidi la finitura di componenti in serie (quindi numerose) e di elevato grado di complessità a operatori umani, ci sono tre motivi in particolare per cui i tuoi potenziali committenti potrebbero diffidare:
- i tempi di esecuzione;
- l’impossibilità di standardizzazione;
- il pericolo di pezzi difettosi.
Un operatore umano non può garantire la realizzazione di una serie di operazioni di finitura in tempi sempre precisi e costanti, e questo preoccupa il cliente.
Inoltre, chi ti affida un lavoro non è stimolato a fidarsi di una fonderia non automatizzata, perché è impossibile per un operatore, anche il migliore del mondo, garantire omogeneità nella produzione e mancanza di errori e imperfezioni in una quantità così ingente di pezzi.
Qualora delegassi la fase di finitura a una ditta esterna, invece, il cliente potrebbe avanzare dubbi causati da:
- incertezza sulla qualità;
- incertezza sulle consegne.
Chi si rivolge a te per affidarti una produzione in serie, si aspetta una totale presa di responsabilità e vuole sapere con chi ha a che fare. È logico, quindi, che davanti a un simile scenario, un cliente preferisca rivolgersi a chi controlla totalmente ogni processo lavorativo all’interno della sua azienda.
Perché?
Semplice, perché cerca di evitare qualsiasi possibilità di problemi e disagi.
Pressofusione e finitura automatizzata: ecco come cambiano le cose.
Ricorrere ai robot per la sbavatura ti consente di dare continuità all’investimento fatto con la pressofusione.
Automatizzare completamente anche la fase di sbavatura e finitura, infatti, significa acquisire un’immagine altamente professionale agli occhi del cliente.
Tutti i dubbi e le incertezze che possono emergere per le ragioni di cui abbiamo parlato in precedenza, vengono annientati dalla comprovata efficienza delle isole robotizzate, che in tempi sempre precisi e con un risultato finale qualitativamente ineccepibile, possono espletare lavorazioni come:
- sbavatura:
- nastratura;
- carteggiatura;
- taglio delle materozze;
- smerigliatura;
- sabbiatura;
- limatura.
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I robot eseguono tutte queste procedure con precisione e in un tempo ciclo preimpostato in base alle necessità. La produzione in serie è sempre standardizzata, in quanto le impostazioni dei software che guidano i robot fanno sì che ogni pezzo sia uguale a quello precedente.
Davanti a una prospettiva simile, un nuovo cliente sarà molto più propenso a darti fiducia e ad affidarti la produzione delle sue componenti.
In conclusione.
Allora, che ne dici di chiudere il cerchio?
La tua fonderia è sulla buona strada per crescere, ma il balzo definitivo te lo può dare solo l’inserimento di un’isola robotizzata per la sbavatura di Trebi.
La nostra azienda può aiutarti ad attuare la rivoluzione in maniera definitiva all’interno della tua fonderia, poiché progettiamo e produciamo isole robotizzate da più di trent’anni e facciamo della qualità e dell’assistenza ai nostri clienti i nostri cavalli di battaglia.
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Autore: Roberto