Pressofusione alluminio: così puoi affrontare il post colata in maniera efficiente

La pressofusione dell'alluminio e il post colata

Ecco come funziona questo processo di fusione dell’alluminio e come si perfeziona la finitura.

Nel mondo della fonderia, le tecniche di lavorazione dei metalli sono tante, e non è raro trovare aziende che riescono a operare ad ampio raggio grazie a strutture complete di ogni strumentazione e grazie al ricorso alla robotica industriale per fonderia.

Una delle tecniche più produttive è quella della pressofusione, utilizzata prevalentemente per la produzione di componenti in alluminio. In questo articolo parleremo proprio di questo metodo e di come, per renderlo davvero efficace e produttivo, sia fondamentale l’automazione della sbavatura e finitura metalli.

Perché viene utilizzata la pressofusione dell’alluminio?

Questa tecnica di fusione, consistente nell’iniezione del metallo fuso all’interno di uno stampo mediante l’azione di presse idrauliche, garantisce risultati eccellenti in tempi decisamente più brevi rispetto alle classiche fusioni a colata.

I vantaggi che derivano da questo metodo, come il perfetto riempimento dello stampo e la possibilità di un suo largo riutilizzo, ne fanno un pilastro di ogni fonderia che intende operare nella produzione in serie e nella realizzazione di componenti molto piccole.

Poiché gli stampi utilizzati per la pressofusione sono in metallo, questo sistema è applicabile esclusivamente a metalli che hanno una temperatura di fusione più bassa rispetto all’acciaio o alla ghisa, materiali solitamente utilizzati per la formatura.

Alluminio e zama sono quelli maggiormente utilizzati nella pressofusione. L’alluminio, in particolare, è un metallo ricco di caratteristiche che lo rendono adattabile a diversi settori e per cui viene usato in grandissime quantità.

Tra queste spiccano:

  • la leggerezza;
  • la conducibilità elettrica;
  • la resistenza;
  • la riciclabilità;
  • la lavorabilità.

Leggi anche: Fonderia e pressofusione: 5 ragioni (oggettive) che ti stanno impedendo di fare colpo sul cliente

La pressofusione permette di creare pezzi in alluminio in un intervallo di tempo molto breve e con livelli di precisione estremamente alti, anche per spessori ridotti.

Oltre alle tempistiche e alla qualità del lavoro, un altro punto di forza della pressofusione dell’alluminio è l’economicità: infatti, mediante questa tecnica si ha una netta riduzione dei costi rispetto all’utilizzo di altri sistemi.

Naturalmente, inserire un impianto di pressofusione all’interno della tua fonderia può aiutarti a incrementare il volume di lavoro, in quanto potrai farti carico di commesse più impegnative e più sostanziose.

Tuttavia, come ben saprai, il lavoro della fonderia non termina con la fusione.

Ci sono una serie di operazioni di finitura che seguono la fase della colata, e utilizzando la pressofusione possono sorgere alcune problematiche.

I classici problemi delle aziende attive nella fonderia.

Passare alla pressofusione e continuare a servirsi delle solite macchine da sbavatura per fonderia utilizzate dagli operatori, costituisce un grande errore.

Da una scelta simile, infatti, emergono problemi che possono condizionare la filiera produttiva, in quanto gli operatori non sono in grado di star dietro ai tempi di realizzazione della pressofusione.

Esempio del processo di sbavatura post fusione

Oltretutto, affidare la finitura e sbavatura agli operatori comporta il rischio che questi, per accelerare il tempo ciclo, prestino minore attenzione alla precisione e alla qualità di operazioni come:

  • carteggiatura;
  • sbavatura;
  • nastratura;
  • limatura;
  • taglio delle materozze;
  • sabbiatura;
  • smerigliatura.

Poiché le imperfezioni, le bave e gli esuberi di fusione non risparmiano nemmeno le componenti prodotte tramite pressofusione, è fondamentale che tutte queste procedure di finitura diano un risultato omogeneo su centinaia o migliaia di pezzi.

Ovviamente, ciò non è possibile se a occuparsene sono gli operatori.

Il problema si pone anche nei casi in cui queste operazioni vengono affidate a ditte terze. In assenza di un totale controllo sulla filiera, infatti, il rischio di ritardi sulle consegne e presenza di pezzi difettosi è molto alto, senza contare l’aumento dei costi per la fonderia.

Ecco perché, per dare seguito ai vantaggi della pressofusione, è fondamentale ricorrere alla sbavatura robotizzata.

La chiave per portare a termine la pressofusione nel migliore dei modi.

Se hai intenzione di veder crescere la tua azienda attiva nel settore della fonderia, l’introduzione di un impianto per la pressofusione dell’alluminio è uno step cruciale.

Ma per rendere la filiera davvero perfetta e conquistare la fiducia dei tuoi potenziali clienti, è altrettanto decisivo il ricorso ai robot per la sbavatura.

Automatizzare i processi di finitura necessari nel post fusione, permette di dare tempistiche ben precise e affidabili all’iter produttivo interno e di standardizzare la produzione.

Affidare a un’isola robotizzata tutte le lavorazioni di finitura significa acquisire pieno controllo del lavoro e garantire al cliente finale un numero di pezzi/h e un livello qualitativo sempre alto.

Leggi anche: Leghe alluminio pressofusione e sbavature: quando il problema si trasforma in opportunità

I robot, infatti, lavorano secondo le impostazioni di software elaborati e grazie alla loro versatilità sono in grado di completare un ciclo di finitura in un arco temporale sempre uguale, senza errori né imprecisioni.

Non solo!

Introducendo tutte queste innovazioni, avrai la possibilità d’innalzare decisamente la sicurezza all’interno della tua fonderia, convertendo il tuo personale a mansioni meno logoranti e maggiormente orientate a una crescita esponenziale dell’azienda.

In conclusione.

Sei pronto a dare una svolta alla tua azienda e a dotare la tua fonderia dei macchinari più all’avanguardia?

Se hai preso questa decisione, Trebi può darti una mano. La nostra azienda, infatti, si occupa di progettazione e produzione d’isole robotizzate per la sbavatura da più di trent’anni.

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Autore: Roberto

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