Processo di elettrolucidatura: cos’è e come avviene

Processo di elettrolucidatura

Ecco a cosa serve questa fase della lavorazione dei metalli

Vuoi offrire ai clienti della tua fonderia un servizio di qualità superiore e sei alla ricerca di un metodo che possa aiutarti a concretizzare questo tuo proposito? L’elettrolucidatura è una tecnica utile in questo senso ma, se vuoi sfruttarne al massimo le potenzialità, è fondamentale che tu sappia cosa sia e in quali casi è necessaria.

In questo articolo ti spiegherò in maniera semplice cos’è l’elettrolucidatura, come viene eseguita e qual è il metodo migliore per preparare i metalli a questo trattamento.

In cosa consiste l’elettrolucidatura e come la si effettua su metalli come acciaio inox e alluminio

Nell’affascinante mondo della lavorazione dei metalli esistono tante tecniche e procedure finalizzate a perfezionare l’aspetto e le proprietà di un pezzo finito. Una di queste è l’elettrolucidatura, un processo di tipo galvanico indispensabile per eliminare dalla superficie dei metalli le imperfezioni più impercettibili e per ridurne la rugosità.

Già, perché il semplice trattamento di lucidatura per decapaggio non sempre fornisce gli standard qualitativi richiesti dal cliente. Immagino tu ne sappia qualcosa se collabori con aziende che operano nell’industria medicale, farmaceutica o alimentare; visto il particolare utilizzo cui sono destinati gli oggetti metallici (generalmente, in acciaio inox), infatti, i produttori attivi in questi settori necessitano del massimo livello di resistenza all’ossidazione e alla corrosione.

In che modo l’elettrolucidatura consente di ottenere tali caratteristiche?

Diversamente da altre tecniche di lucidatura, in questa non si va ad aggiungere uno strato supplementare di materiale ma si va a rimuovere in modo uniforme uno strato superficiale mediante un processo elettrolitico che avviene per immersione. Ciò che dà il via a questa rimozione è la reazione tra l’elettrolita e la superficie del materiale nel momento in cui avviene il passaggio della corrente continua.

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Nello specifico, il pezzo metallico da sottoporre a elettrolucidatura viene collegato a un conduttore elettrico e immerso in una vasca contenente una soluzione elettrolitica (da scegliere in base al metallo trattato, che può essere anche l’alluminio, il rame o il titanio) e un conduttore opposto. Il processo avviene a temperature relativamente basse, comprese tra i 45°C e i 55°C.

Durante il bagno avviene una levigatura per elettrolisi in grado di produrre risultati irraggiungibili con la lucidatura classica. Vediamo quali sono i più rilevanti.

Quali risultati si ottengono con le macchine per elettrolucidatura

Le vasche per l’elettrolucidatura permettono di operare sui pezzi metallici senza sollecitare la superficie né dal punto di vista meccanico (sono la corrente elettrica e la soluzione elettrolitica ad agire sul materiale) né da quello termico (come detto, il processo non richiede temperature alte); questo evita al materiale diversi stress, incluso quello causato dall’alterazione della temperatura superficiale che porterebbe alla formazione di ossidi.

Pentola in acciaio inox

Inoltre, in maniera simultanea a questo processo avviene anche la passivazione; il risultato di tale fenomeno elettrochimico è che, una volta effettuato il risciacquo, il pezzo metallico trattato non solo evidenzia un aspetto impeccabile a livello visivo, con una superficie completamente lucida, liscia e senza la minima sbavatura, ma anche a livello di proprietà e resistenza.

La passivazione di un metallo sottoposto a elettrolucidatura, infatti, è molto più efficace rispetto a quella di un trattamento meccanico o termico. In virtù di questo, il prodotto finale risulta essere più resistente agli agenti esterni. Con una superficie perfettamente liscia il pezzo mantiene anche una pulizia maggiore e non genera attrito con altri materiali.

Come preparare al meglio i materiali a questo trattamento

I benefici dell’elettrolucidatura sui metalli sono indiscutibilmente positivi. Tuttavia, affinché questo trattamento abbia un’efficacia assoluta è necessario che gli oggetti vengano rifiniti in maniera adeguata prima dell’immersione nelle vasche.

L’automazione della finitura e sbavatura dei metalli è la via migliore per ottenere risultati impeccabili. Come ben saprai, quando i componenti metallici vengono estratti dagli stampi presentano diverse imperfezioni superficiali e, per eliminarle, occorre eseguire lavorazioni come:

  • taglio delle materozze;
  • smerigliatura;
  • carteggiatura;
  • nastratura.

La sbavatura manuale è una tecnica ormai obsoleta; questo, non solo per le tempistiche incerte e per la scarsa sicurezza per i tuoi operai, ma anche per l’impossibilità di realizzare a dovere tutti i processi sopra elencati. Un operaio, infatti, non è in grado di garantire una lavorazione priva di errori.

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La sbavatura robotizzata consente, invece, di standardizzare la produzione e realizzare oggetti metallici identici tra loro con un altissimo livello di precisione delle finiture. Questo è un vantaggio anche in previsione di un trattamento finale di elettrolucidatura poiché, quando i metalli verranno trattati con questa tecnica, avranno già una superficie sgrossata e priva delle bave più voluminose.

Insomma, utilizzare i robot è il metodo più efficace per preparare i metalli al trattamento elettrolitico.

In conclusione

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Autore: Roberto

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