Zincatura a caldo o a freddo? Tutto quello che c’è da sapere
Ecco quanti tipi di zincatura esistono e a cosa servono
Se lavori nel settore dei metalli è possibile che tu voglia inserire nuove procedure lavorative all’interno della tua azienda. La zincatura, per esempio, è un trattamento superficiale molto richiesto. Tuttavia, se non ne conosci le caratteristiche e i metodi di realizzazione potresti acquistare attrezzature inadatte alle tue lavorazioni e spendere soldi inutilmente.
In questo articolo ti dirò quali sono i trattamenti di zincatura più diffusi in modo che tu possa valutare meglio quale adottare.
La zincatura a caldo: in cosa consiste e quanto costa
Il motivo per cui questa tecnica di zincatura viene chiamata “a caldo” è che i componenti metallici vengono rivestiti di uno strato di zinco fuso mediante immersione in apposite vasche. Il principale vantaggio che si ottiene applicando questo trattamento è l’estrema resistenza alla corrosione e alle abrasioni.
Nessun altro rivestimento superficiale ha una efficacia paragonabile alla zincatura a caldo: questa, infatti, non consiste in una semplice applicazione di una pellicola che, in caso di un minimo graffio, permetterebbe agli agenti atmosferici di dare il via a un processo di corrosione del metallo.
Immergendo i pezzi metallici nello zinco fuso si crea una lega metallica di zinco e ferro che rimane totalmente attaccata al metallo che ricopre, garantendo così un’adeguata protezione. Un altro aspetto interessante di tale procedura è la sua durata, motivo per cui non è necessaria un’eccessiva manutenzione.
Leggi anche: La temperatura di fusione dei metalli: tutto ciò che devi sapere
Il rapporto qualità-prezzo, poi, è indiscutibilmente tra i migliori; considera che il costo del trattamento viene calcolato in base al peso del pezzo. In linea generale, la zincatura a caldo può costare da 1,20 €/Kg a 2 €/Kg.
In relazione alla consistenza e alla durata della protezione, è un prezzo più che sostenibile, specialmente se il componente interessato è particolarmente esposto a urti, corrosione e ossidazione.
Le alternative alla zincatura a caldo: zincatura a freddo ed elettrolitica
Per quanto questa tecnica sia indiscutibilmente la più efficace, esistono anche altri metodi (più economici) per rivestire di zinco oggetti in acciaio, rame, ottone o ghisa. Certo, questi non danno gli stessi risultati della zincatura a caldo ma, per diversi motivi, possono rappresentare una valida alternativa.
Il primo di cui ti voglio parlare è la zincatura a freddo che, per modalità di esecuzione, non si discosta troppo da una normalissima verniciatura.
Anzi: si tratta di una verniciatura a tutti gli effetti poiché esistono vernici a base sintetica che includono lo zinco tra le loro resine. Ovviamente, con questo tipo di applicazione, lo strato protettivo è decisamente inferiore e necessita di manutenzioni più frequenti. Non a caso, la zincatura a freddo viene impiegata in ambienti in cui le condizioni atmosferiche sono complicate, come quelli industriali e marini.
Esiste un altro tipo di zincatura: quella per elettrolisi. In questo caso si immerge il pezzo metallico in una vasca contenente una soluzione elettrolitica in cui sono presenti sali di zinco. Con il passaggio della corrente elettrica la superficie del pezzo viene ricoperta da uno strato di questo materiale.
Anche con questo trattamento di natura galvanica il livello di protezione non è paragonabile a quello della zincatura a caldo; tuttavia, questa tecnica è da preferirsi quando il pezzo da sottoporre al trattamento presenta saldature o tempre suscettibili a lesioni in caso di temperature troppo alte (lo zinco fonde a una temperatura di 420°C).
I pretrattamenti della zincatura dei metalli
Affinché ognuna di queste tecniche di zincatura dia risultati ottimali, è fondamentale eseguire alcuni trattamenti preventivi; questi sono necessari a rendere le superfici dei pezzi metallici perfettamente pulite e prive di elementi che potrebbero pregiudicare l’esito della zincatura.
Ti sto parlando di procedure come il decapaggio, la sgrassatura e la spolveratura. Non sottovalutare, però, l’importanza della fase di finitura post fusione.
Procedere alla zincatura su un componente metallico in cui sono presenti bave di colata e imperfezioni può comportare un notevole spreco di tempo e di materiale. Certo, a meno che tu non voglia rischiare e consegnare al cliente un lavoro fatto male; ma dubito che tu voglia prendere in considerazione tale eventualità.
Leggi anche: Ramatura dell’acciaio: come garantire un risultato ottimale
Beh, se vuoi che dalla tua fonderia vengano fuori pezzi perfettamente rifiniti e pronti alla zincatura, affidati alla sbavatura robotizzata. Con un braccio robotico a occuparsi di lavorazioni come smerigliatura, taglio delle microfusioni e delle materozze, nastratura e carteggiatura sarai in grado di assicurare ai tuoi clienti una produzione standardizzata con tempi ciclo precisi e una qualità altissima.
E, lasciamelo dire: in un momento storico in cui la concorrenza a basso costo (quella cinese, per dirla senza fronzoli) sta rendendo la vita impossibile a molte aziende operanti nel settore, l’unico modo per mantenere i propri clienti e conquistarne nuovi è passare all’automazione della finitura e sbavatura dei metalli.
Con i risultati impeccabili che otterrai grazie alle macchine da sbavatura per fonderia automatizzate potrai ottimizzare la produzione e offrire ai tuoi clienti tutte le garanzie in vista di una eventuale zincatura.
In conclusione
Dopo averti spiegato quali sono le principali tecniche di zincatura ho voluto sottolineare l’importanza dei trattamenti preparativi a questo processo. Vuoi cogliere l’occasione per avere maggiori informazioni sui vantaggi che otterrai quando passerai alla sbavatura con i robot?
Noi di Trebi siamo specializzati nella produzione di isole robotizzate per la sbavatura. Contattaci per parlare con il nostro team di esperti!
Autore: Roberto