Ramatura dell’acciaio: come garantire un risultato ottimale
La tecnica più adatta per eseguire il trattamento su questo metallo
Nell’ambito della lavorazione dei metalli ti sarà capitato di procedere a trattamenti superficiali di vario tipo, inclusa la ramatura. Ah, non è così? Beh, effettivamente è possibile che nella tua fonderia ti occupi esclusivamente di lavorazioni meccaniche.
Tuttavia, è ipotizzabile che tu voglia ampliare la tua offerta e iniziare a realizzare trattamenti galvanici nella tua azienda. In tal caso, immagino tu sia interessato a capire quale sia la tecnica più efficace per rivestire i componenti in acciaio con uno strato di rame.
In questo articolo ti spiegherò come funziona la ramatura dell’acciaio e a cosa serve.
Ramatura alcalina o ramatura acida? Ecco il metodo corretto per rivestire l’acciaio
Partiamo da un presupposto: la ramatura avviene mediante un processo elettrolitico. Ciò significa che, per ricoprire di rame la superficie di un oggetto realizzato con qualsiasi metallo, occorre mettere entrambi i componenti a bagno in un elettrolita (la superficie da trattare sarà il catodo mentre il metallo di rivestimento fungerà da anodo).
I metodi principalmente utilizzati per procedere alla ramatura sono:
- il bagno acido;
- il bagno alcalino.
In base al metallo su cui si rende necessario tale trattamento cambia anche la tecnica da utilizzare. Per fartela breve, un oggetto in acciaio non può essere sottoposto direttamente a ramatura acida perché, con gli elettroliti tipici di questa tecnica (acido solforico o solfato rameico), il rame non aderirebbe bene e avverrebbe un fenomeno chiamato cementazione.
Pertanto, la procedura corretta consiste nell’applicare un primo sottile strato di rame all’acciaio mediante un bagno alcalino in cui l’elettrolita è il cianuro complesso. In alcuni casi tale trattamento può essere sufficiente; in altri, però, il film di rame che riveste l’acciaio deve avere uno spessore maggiore, risultato non conseguibile con un bagno alcalino.
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“E allora come si fa a eseguire una ramatura di questo tipo?”
Una volta rivestita la superficie con un primo strato, è possibile cambiare tecnica e sottoporre il pezzo a bagno acido in modo da creare un ulteriore rivestimento. In sostanza, entrambe le tecniche di ramatura sono applicabili all’acciaio purché la prima sia sempre quella alcalina.
A cosa serve la ramatura dell’acciaio
La ramatura è un processo galvanico utilizzato su svariati metalli oltre che sull’acciaio, come ottone, zinco, ferro e alluminio. Questo trattamento è particolarmente richiesto sull’acciaio nel settore automotive.
Ma quali sono le motivazioni principali per cui si rende necessaria tale lavorazione?
In alcuni casi la ramatura viene eseguita per migliorare l’estetica di un pezzo e renderne la superficie lucida e omogenea. Tuttavia, la sua funzione principale è quella di proteggere il metallo dalla corrosione e dall’usura. Il trattamento di cui ti sto parlando non rappresenta quasi mai lo step finale di un processo di lavorazione superficiale dei metalli, bensì una fase intermedia che precede ulteriori trattamenti come:
- cromatura;
- nichelatura;
- ottonatura;
- argentatura;
- doratura.
Insomma, la ramatura dell’acciaio è un passaggio molto importante nella realizzazione di un pezzo finito e, per questo motivo, deve essere realizzata a dovere. Affinché tale compito risulti più agevole, è fondamentale che tutte le operazioni antecedenti vengano portate a termine in modo impeccabile, soprattutto quelle di finitura.
Ramatura dei metalli: i processi lavorativi da eseguire prima del trattamento
Prima di applicare qualsiasi rivestimento sui componenti metallici è opportuno eseguire determinate lavorazioni per rendere la loro superficie omogenea e priva di difetti. In seguito alla fusione, come ben saprai, i pezzi presentano bave e spigoli: queste imperfezioni devono essere rimosse mediante operazioni come:
- smerigliatura;
- nastratura;
- smaterozzatura;
- carteggiatura.
Il metodo migliore per effettuare tali procedure è indubbiamente la sbavatura robotizzata. Affidando i processi di finitura agli operai, infatti, risulta impossibile avere la certezza che gli oggetti metallici giungano nel reparto dedicato alla ramatura nelle condizioni ottimali.
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Per quanto bravi possano essere, gli operatori sono esposti a fattori fisiologici – come distrazione, stress e stanchezza – che ne condizionano la resa e hanno ripercussioni sia sulle tempistiche di realizzazione sia sulla qualità finale. Con l’automazione della finitura e della sbavatura, invece, si ha la garanzia di un risultato perfetto e impeccabile.
Le macchine da sbavatura per fonderia automatizzate seguono le impostazioni di software elaborati che consentono di standardizzare la produzione, ridurre gli errori al minimo e, conseguentemente, annullare gli sprechi di materiale. Senza contare, poi, la regolarizzazione dei tempi ciclo e la maggiore sicurezza nel luogo di lavoro.
Adottando questa tecnica potrai finalmente velocizzare e ottimizzare la produzione, con vantaggi sostanziali anche nei trattamenti superficiali successivi.
In conclusione
In questo articolo ti ho spiegato come avviene la ramatura dell’acciaio e qual è la sua utilità. Non ho potuto fare a meno di evidenziare come tale procedura, inserita in un contesto più ampio, possa dare risultati qualitativamente superiori se eseguita su componenti ben rifinite.
La robotica industriale per fonderia ti aiuterà ad accrescere la tua operatività e a garantire una qualità superiore ai tuoi clienti. Noi di Trebi progettiamo e realizziamo isole robotizzate per la sbavatura su misura e vogliamo aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.
Autore: Roberto