La manutenzione delle macchine industriali: perché è così importante
Ecco come un intervento programmato prolunga la vita delle attrezzature da lavoro
Utilizzare macchinari industriali senza provvedere regolarmente alla loro manutenzione è come avventurarsi in una scalata di difficoltà estrema senza imbracatura.
Intervenire periodicamente sulle macchine al fine di controllarne le condizioni e sostituire i componenti soggetti a usura è fondamentale e, non facendolo, rischi di mandare in blocco la produzione (e perdere parecchio denaro).
In questo articolo ti spiegherò quali tipi di manutenzione esistono e quanto questa fase sia importante per far sì che i macchinari durino più a lungo.
Cosa si intende per manutenzione e di che tipo può essere
Per qualsiasi tipologia di macchinario industriale, la manutenzione rappresenta una sorta di check-up periodico il cui scopo è prevenire eventuali guasti dovuti all’usura delle parti meccaniche o elettriche.
Peccato che, ancora oggi, molte persone considerano la manutenzione come un intervento di riparazione o sostituzione da effettuare solamente quando un macchinario inizia a dare segnali di malfunzionamento. Questo concetto, naturalmente, è sbagliato.
La manutenzione, infatti, non va vista come un procedimento di tipo correttivo. O, almeno, non solo. Esiste una manutenzione che si rende necessaria per porre rimedio a situazioni imprevedibili (come un’improvvisa avaria elettrica o la rottura di un componente meccanico), detta – appunto – correttiva o straordinaria; c’è, poi, un altro tipo di manutenzione – quella ordinaria – che si esegue a scopo preventivo.
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In genere, questi interventi sono programmati a cadenza regolare e hanno l’obiettivo di verificare che le parti di un macchinario siano integre e funzionanti. Inoltre, in molti casi una manutenzione ordinaria include anche la sostituzione dei componenti che, dopo un certo lasso di tempo, perdono di efficacia.
Per fare un esempio banale, la manutenzione programmata può essere paragonata al tagliando dell’automobile: quando lo effettua, il tuo meccanico di fiducia provvede a dare una controllata generale al motore e a sostituire gli elementi esausti come il filtro del carburante e il filtro dell’acqua.
Avere una scheda di manutenzione sempre aggiornata migliora la produttività
Se nella tua azienda sono presenti dei macchinari industriali, è ovvio che il loro impiego sia fondamentale per produrre. Capirai da solo, dunque, che predisporre un piano di manutenzione per ognuno di essi è la tattica migliore per mantenere inalterati gli standard produttivi.
Indubbiamente questo comporta lavoro, impegno e un esborso economico. Ma, voglio farti una domanda: che impatto avrebbe un eventuale guasto – anche a un solo macchinario – sulla tua azienda?
Beh, la risposta è abbastanza semplice: saresti costretto a interrompere la produzione per effettuare un intervento di riparazione. Ciò significa che, oltre alla spesa che dovrai sostenere per porre rimedio all’evento imprevisto, avrai delle perdite dovute alla fermata degli impianti e, quindi della filiera produttiva.
Certo, anche durante gli interventi programmati sarai costretto a uno stop. La differenza, però, sta nel fatto che una manutenzione programmata ti consente di calcolare in anticipo le tempistiche di fermata e le spese. Un guasto improvviso, dovuto a negligenza e trascuratezza, ti espone invece a varie incognite nonché al rischio di andare incontro a danni gravi sia ai macchinari sia alle persone.
Già, perché la manutenzione è strettamente legata anche alla sicurezza degli operatori.
Come in tutti gli altri aspetti lavorativi, dunque, anche per la manutenzione delle strumentazioni la parola d’ordine è: pianificazione. Per organizzare al meglio gli interventi è bene creare una scheda che includa la frequenza con la quale essi devono essere svolti per ciascun macchinario e una lista dei pezzi di ricambio da avere a disposizione, in modo da poter stilare un piano di fermate programmate tot volte all’anno.
La manutenzione delle isole robotizzate: un capitolo a parte
Ci sono manutenzioni eseguibili internamente all’azienda, altre per le quali è necessario rivolgersi a ditte specializzate.
Se, però, sei titolare di una fonderia e hai intenzione di ricorrere all’automazione dei processi di finitura e sbavatura, ti do un consiglio: assicurati che il produttore della tua isola per la sbavatura robotizzata ti fornisca un manuale d’uso e manutenzione chiaro e dettagliato.
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Noi di Trebi, per esempio, siamo consci di quanto sia importante rispettare un piano di controllo sulle macchine utensili e sul braccio robotico al fine di preservarne le funzionalità e monitorarne assiduamente lo stato. Ed è anche per questo che forniamo un servizio di affiancamento e formazione ai nuovi clienti in fase di avviamento delle nostre celle per la sbavatura.
Inoltre, garantiamo assistenza anche da remoto.
In conclusione
Hai una fonderia e stai ancora combattendo contro i tipici problemi che derivano dalla sbavatura manuale? Sia che tu provveda internamente a questa procedura lavorativa sia che tu la commissioni ai terzisti, ricorrendo alla robotica industriale per fonderia li risolverai una volta per tutte.
Il team di Trebi è disponibile a darti maggiori informazioni sulle nostre isole robotizzate e su come rendano più produttiva e sicura la tua azienda.
Autore: Roberto