Ciclo lavorativo dei profilati in alluminio: tecniche principali
Ecco come avviene la realizzazione di questi componenti metallici
Lavori nel settore della fonderia e stai pensando di ampliare la tua operatività iniziando a produrre profili in alluminio? In tal caso è bene che tu sappia quali sono i metodi adoperabili per realizzare un lavoro ben fatto.
In questo articolo ti esporrò in maniera semplice le varie fasi del ciclo produttivo di questi componenti, ovvero formatura, finiture e trattamenti superficiali.
Come nasce un profilato in alluminio
Nell’industria della lavorazione dei metalli esistono svariate tecniche, ognuna delle quali è applicabile a diversi tipi di materiale. Uno dei settori maggiormente legati alla produzione di componenti metallici è quello dell’edilizia e, tra gli oggetti più richiesti in questo mercato, figurano i profilati.
Queste barre metalliche vengono utilizzate per vari scopi e quelle realizzate in alluminio sono particolarmente adatte alla produzione di infissi.
Per realizzare tali segmenti metallici è necessario sottoporre l’alluminio a un determinato trattamento: i più comuni sono la laminazione e l’estrusione. Vuoi sapere in cosa consistano queste due tecniche? Ora te lo spiego in modo semplice e sintetico.
La laminazione, utilizzata anche per i profili in acciaio, è un metodo di formatura che agisce direttamente sulle barre metalliche; queste vengono riscaldate all’interno di appositi forni fino a raggiungere una temperatura sufficiente a rendere la loro consistenza malleabile, dopodiché vengono fatte passare attraverso un sistema di rulli e cilindri sagomati che ne modificano la geometria.
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L’estrusione, invece, prevede l’introduzione di un blocco di alluminio precedentemente riscaldato in una matrice mediante la spinta di una pressa; la consistenza pastosa del metallo e la pressione applicata fanno sì che il massello assuma la forma richiesta.
In entrambi i casi, i profilati vengono sottoposti immediatamente a una fase di raffreddamento in modo da acquisire nuovamente la giusta rigidità ed essere trattati e rifiniti superficialmente.
I trattamenti superficiali sui profilati in alluminio
Una volta ultimata la fase di formatura, i profilati in alluminio necessitano di altre lavorazioni. La loro superficie, infatti, può presentare diverse imperfezioni come bave e spigoli sporgenti.
Per ovviare a questi difetti si procede a diverse procedure di finitura. Le principali sono:
- taglio;
- nastratura;
- smerigliatura;
- carteggiatura.
Mediante l’uso di macchinari specifici, inoltre, viene modificata anche la rugosità dei componenti. Le tecniche utilizzabili sono la sabbiatura e l’elettrolucidatura.
In seguito all’eliminazione dei difetti superficiali, in molti casi vengono eseguiti anche trattamenti volti ad assicurare ai profilati una maggiore resistenza ai fattori climatici e alla corrosione. I più diffusi sono la stagnatura, la zincatura, la cromatura, la ramatura.
Tutte le lavorazioni effettuate sui profilati in seguito alla loro formatura hanno un ruolo importante ma è innegabile che la fase di sbavatura sia fondamentale nella loro realizzazione. Un’esecuzione approssimativa di questi processi, infatti, può impattare negativamente sull’efficacia di quelli che vengono a seguire.
Per questa ragione una fonderia moderna non può più fare a meno della sbavatura robotizzata.
Perché conviene affidare la finitura dell’alluminio ai robot
Il ricorso all’automazione della sbavatura e finitura dei metalli, alluminio compreso, consente ai produttori di ottenere dei vantaggi sostanziali dal punto di vista qualitativo e quantitativo.
Con la sbavatura manuale, infatti, è impossibile evitare i disagi derivanti dai fattori fisiologici a cui sono esposti gli operai. Oltre a non poter garantire tempi ciclo precisi, gli operatori sono influenzati da stanchezza fisica, stress e distrazione; di conseguenza, incorrono facilmente in errori di valutazione che causano sprechi di materiale, pezzi difettosi e imprecisioni nelle finiture.
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Le macchine da sbavatura per fonderia automatizzate, al contrario, sono progettate per regolarizzare e velocizzare le tempistiche di produzione e per migliorare la qualità. Poiché i robot seguono le impostazioni dei software di controllo, il margine di errore è ridotto a zero e i tempi ciclo non subiscono oscillazioni, consentendo una migliore organizzazione del lavoro e assicurando puntualità nelle consegne.
Inoltre, dato che il braccio robotico lavora attenendosi a parametri predefiniti su ogni pezzo, è possibile standardizzare la produzione.
In conclusione
Nella produzione dei profilati in alluminio, così come di altri componenti metallici, la robotica industriale per fonderia rappresenta una risorsa imprescindibile; non a caso, l’automazione fa parte delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0.
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Autore: Roberto