Materozza in fonderia: ecco come eliminarla dopo la fusione
Ci sono diversi modi per rimuovere le materozze dai pezzi metallici, ma non ci son dubbi su quale sia il migliore.
Nell’industria della fonderia ci sono svariate tecniche e fasi di lavorazione.
Nel corso dei secoli, diverse innovazioni hanno migliorato e velocizzato i processi lavorativi all’interno di questo settore, e la robotica industriale per fonderia ha indubbiamente contribuito in maniera decisiva a questi miglioramenti.
Macchinari sempre più moderni e all’avanguardia apportano un grande aiuto non solo nei processi di fusione, ma anche in tutte le procedure che si rendono necessarie per rifinire i componenti metallici che vengono fuori dagli stampi.
Una di queste procedure è il taglio delle materozze, e in questo articolo scoprirai qual è la loro funzione e come si provvede alla loro rimozione una volta terminata la fusione.
Cos’è la materozza e che funzione ha.
La materozza è un componente utilizzato nella maggior parte dei processi di fusione dei metalli in fonderia.
La sua funzione è quella di evitare che all’interno dello stampo si vada a creare una cavità di ritiro, dovuta alla riduzione di volume dei metalli quando passano dallo stato liquido a quello solido.
In quest’ottica, la materozza funge da vero e proprio serbatoio di metallo liquido, in quanto mentre all’interno dello stampo avviene la solidificazione e il metallo si ritira, nella materozza posta nella sua parte superiore il metallo mantiene lo stato liquido e va quindi a compensare immediatamente lo spazio lasciato vuoto all’interno di esso.
Perché il metallo conservi questo stato all’interno dello stampo, la materozza dev’essere coibentata in modo da mantenere la temperatura necessaria a evitarne la solidificazione.
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Questo è il modo in cui il baricentro termico della fusione viene spostato all’esterno dello stampo, dove un’eventuale cavità non pregiudica la qualità del lavoro.
Infatti, grazie alla materozza, lo stampo viene riempito omogeneamente e il metallo solidificato al suo interno ne rispecchia la forma in maniera totale.
Come si elimina la materozza una volta terminata la fusione.
Per quanto la materozza sia funzionale alla formatura dei componenti metallici prodotti in fonderia, una volta portata a termine la fusione essa costituisce una parte in esubero rispetto a quello che dovrà poi essere il pezzo finito.
Questo rende necessaria la sua eliminazione, procedura che si può eseguire con una lama. Insomma, la materozza deve essere tagliata di netto affinché il componente desiderato assuma la forma definitiva.
Tuttavia, la smaterozzatura non è l’unico procedimento utile a finalizzare la produzione. Per rendere un pezzo metallico pronto all’uso e alla vendita, sono necessarie molte operazioni di finitura come:
- la sabbiatura;
- la smerigliatura;
- la nastratura;
- la carteggiatura;
- la sbavatura;
- la limatura.
Nelle fonderie che non hanno ancora provveduto all’automazione della sbavatura e finitura metalli, queste operazioni vengono eseguite dagli operai o affidate a terzi.
Nel primo caso, naturalmente, diventa molto difficile prendere in carico commesse che richiedono una quantità ingente di pezzi, in quanto i tempi necessari a compiere tutti i processi di finitura sono lunghi e la stanchezza e l’usura di un operaio non possono garantire un tempo ciclo sempre preciso.
Inoltre, il lavoro umano non può garantire standard qualitativi in una produzione in serie, in cui la percentuale d’errore dev’essere minima.
Per questa ragione, molte fonderie affidano questa fase a ditte esterne, con delle conseguenze abbastanza ovvie:
- spese extra per la lavorazione e per la logistica;
- ritardi nelle consegne;
- assenza di un controllo totale sulla produzione;
- scetticismo da parte dei clienti.
Per quale motivo i robot sono più efficaci nel taglio delle materozze e nella sbavatura.
Le migliori macchine da sbavatura per fonderia tradizionali non potranno mai eguagliare né nei tempi né nella qualità complessiva del lavoro i robot per sbavatura.
Operazioni che esigono precisione estrema, omogeneità di realizzazione e che comportano anche una certa pericolosità, come appunto il taglio delle materozze o l’eliminazione delle bave, vengono portate a termine dai robot in tempi sempre uguali e coi medesimi risultati.
Grazie alla gestione automatizzata inoltre, il consumo delle lame per le operazioni di taglio sarà ottimizzato e ridotto rispetto a quello che si ha con l’utilizzo umano, con un notevole risparmio alla lunga distanza.
Affidando queste operazioni alle macchine, potrai riconvertire i tuoi dipendenti a mansioni più sicure e produttive e ottenere una produzione standardizzata e di qualità.
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La sbavatura robotizzata è un tassello fondamentale per far compiere alla tua fonderia un salto verso una nuova dimensione. Con un’isola robotizzata puoi accaparrarti anche produzioni in serie a cui oggi sei costretto a rinunciare.
Ad esempio, il taglio e la sbavatura delle microfusioni in acciaio con i robot non saranno più un’utopia, poiché grazie a software elaborati che comandano i processi, anche per componenti di dimensioni estremamente ridotte potrai garantire la massima precisione.
In conclusione.
Trebi è un’azienda attiva nella robotica industriale da più di trent’anni ed è specializzata nella produzione d’isole robotizzate per sbavatura e finitura dei metalli.
Poiché ogni passaggio, dalla progettazione alla messa in opera, avviene internamente alla nostra azienda, garantiamo ai nostri clienti una disponibilità totale a elaborare macchine personalizzate in base alle esigenze.
Inoltre forniamo affiancamento durante la fase di avviamento dei macchinari e assistenza da remoto.
Se pensi che sia arrivato il momento di puntare in alto, affidati alle migliori isole robotizzate: quelle di Trebi.
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Autore: Roberto