Segatrice a nastro usata: ecco perché non ti aiuta a risparmiare

Segatrice a nastro usata

Un macchinario del genere usato può comportare spese superiori a uno nuovo

Comprare una segatrice usata per il taglio dei metalli è come partecipare al rally di Montecarlo con un treno di gomme lisce. (Con le mie capacità di guida non ho bisogno di gomme nuove… Ops, inizia a piovere!)

Voler risparmiare a tutti i costi per l’acquisto di un elemento così importante per il tuo lavoro potrebbe esporti a diversi rischi, compreso quello di… non farti risparmiare per niente. In questo articolo ti spiegherò per quali ragioni non dovresti comprare una segatrice usata se il tuo obiettivo è risparmiare per un lungo periodo.

Segatrici per metalli usate: quali rischi corri comprandole

La segatrice a nastro, conosciuta anche con il nome di bindella, è un macchinario utilizzato in vari ambiti; essa viene adoperata per il taglio di svariati materiali:

  • legno;
  • metalli;
  • plastica;
  • pietra;
  • vetro;
  • ossa e carni.

Proprio per la vastità dei suoi campi di applicazione, questo macchinario ha un mercato piuttosto florido; è facile, infatti, imbattersi in centinaia di annunci nel web e nelle riviste specializzate in cui vengono proposte in vendita delle segatrici usate.

Se ti serve questo tipo di strumentazione per il taglio di ferro, acciaio, alluminio o qualsiasi altro metallo, ti suggerisco di riflettere attentamente prima di procedere a un acquisto di seconda mano. Sì, è vero: a volte capita di trovare dei veri e propri affari nel mercato dell’usato, ma sono molto frequenti anche i “bidoni”.

Partiamo da un presupposto: nella maggior parte dei casi, un macchinario di seconda mano non è provvisto di garanzia, e già questa, di per sé, è una pecca. Infatti, devi considerare che, acquistando qualsiasi oggetto o attrezzatura da una persona che non conosci, vai incontro a un enorme punto interrogativo.

Anzi, più di uno…

Quante persone hanno lavorato con la segatrice che stai pensando di comprare? Che tipo di utilizzo ne hanno fatto? L’hanno usata per il taglio dei materiali per cui è stata concepita o ne hanno ‘abusato’ anche per tagli di altro tipo?

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E ancora… Chi te la sta vendendo ha provveduto regolarmente a effettuare una corretta manutenzione del macchinario? Se il macchinario è particolarmente datato, sarà ancora in linea con le normative di sicurezza?

Fare queste considerazioni è doveroso, dato che con un acquisto sbagliato finiresti per spendere molto di più di quanto ti aspetti.

Segatrice a nastro industriale: un modello vecchio potrebbe farti spendere tantissimo

Diciamocela tutta: l’unico motivo che spinge le persone a comprare nel mercato dell’usato è il prezzo. E fin qui, nulla da dire. Del resto, chi non butta l’occhio al portafogli? Purtroppo, però, quando si ha a che fare con acquisti di attrezzature imprescindibili per il lavoro, quello che inizialmente potrebbe sembrare un risparmio si trasforma in una spesa extra.

Capita spesso, infatti, che, dopo aver comprato un macchinario usato, sopraggiungano dei problemi: le lame si consumano a velocità record, i tagli non sono precisi, il motorino inizia a fare un rumore strano, e chi più ne ha più ne metta.

Segatrice a nastro Trebi

Alla fine si scopre che per evitare di compromettere l’operatività della tua segatrice e per eseguire i lavori a regola d’arte dovrai sostituire uno, due, tre pezzi! Risultato finale: spenderai più di quanto avresti fatto comprando un macchinario nuovo di zecca, con garanzia e tutto.

Non parliamo, poi, di quanto ti penalizzerebbe scoprire che, in base a qualche nuova legge di cui ignoravi l’esistenza, la segatrice usata che hai comprato non è più a norma e non puoi utilizzarla nella tua fonderia. A quel punto, saresti costretto a tentare di rivenderla e ad acquistarne un’altra, magari con una multa sul groppone.

Dal momento che stiamo parlando di un macchinario di importanza cruciale all’interno di una fonderia, potresti approfittare della necessità di acquistarne uno per dare un taglio netto col passato non solo per quanto riguarda la smaterozzatura, ma per tutti i processi di finitura e sbavatura.

Segatrici da isola robotizzata: con Trebi, il risparmio è assicurato

Una buona segatrice, in fonderia, è necessaria per eliminare le materozze e altre parti in esubero; tuttavia, ci sono altre operazioni da eseguire sui pezzi metallici al fine di renderli pronti alla commercializzazione:

  • sbavatura;
  • carteggiatura;
  • smerigliatura;
  • nastratura.

Utilizzare macchinari a uso manuale e affidare queste procedure lavorative agli operai è considerata una pratica ormai obsoleta, dato che sempre più aziende stanno passando all’automazione dei processi di finitura dei metalli.

Passare alla sbavatura robotizzata ti consentirebbe di regolarizzare i tempi ciclo, di standardizzare la produzione, di ridurre allo zero gli errori e gli sprechi, e di ottenere dei tagli precisi con un enorme risparmio delle lame.

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Nelle nostre isole robotizzate, infatti, la fase di taglio è affidata a un modello di segatrice a nastro progettata dal nostro team di esperti in robotica industriale per fonderia; grazie a numerosi esperimenti, siamo riusciti a creare un macchinario che, con le opportune impostazioni in base a materiale e dimensioni del pezzo, consente di preservare il consumo delle lame fino a quattro volte in più rispetto a una segatrice commerciale di livello medio alto.

In conclusione

Inserire macchine da sbavatura automatizzate in fonderia, oltre a risolvere i problemi di taglio e sbavatura dei metalli, ti consentirebbe di accrescere la tua competitività e il livello di sicurezza all’interno dell’ambiente di lavoro. Le isole robotizzate Trebi sono in linea con tutte le normative vigenti a livello internazionale, incluse le direttive ATEX.

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Autore: Roberto

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